Dipinti / Rammendi (2020/2021)

‘Rammendi’ mostra l’essere umano nella sua fragilità ma anche nella sua forza: è uno sguardo al femminile, e quello femminile è un corpo vivo, poetico nella sua imperfezione, nelle sue cicatrici, nella vita che lascia il segno. È il tentativo di rivolgersi all’essere umano, che spesso in questi dipinti si mostra nudo, senza eroismo né finzione. C’è solo la pelle, che possiede memoria assoluta, a fare da filtro tra l’esterno e l’interno e il dipingere si fa ricerca profonda fra i reticoli dell’inquietudine interiore. È una pittura veloce, le cui trame sono pronte a repentini mutamenti verso squarci liquidi di trasparenza e rarefazione. Un monocromo azzurrogrigio tagliato e ricucito per mezzo di un filo rosso: sapienza antica tramandata di madre in figlia, il potere dell’unire, del tenere insieme, del legare, del ricucire, del rammendare/rammentare per dare nuova vita, nuova forza, partendo dalla memoria, dalle ferite, dai segni lasciati, dai graffi che sono stati incisi, sia sulla pelle che sulla tela.